Il Barabba, ultimo nato della Cantina di Roberto Ghio, trae il proprio nome dal soprannome del precedente proprietario ed è prodotto secondo i dettami della vitivinicoltura biologica. La vigna – situata in località Piona, da sempre ritenuta particolarmente vocata alla produzione di uve cortese – è allevata su marne bianche ricche di minerali e localmente denominate “dentin”; tale vigna è sita a poco più di 300m s.l.m. e gode di un’esposizione compresa fra sud e sud-ovest.
Dopo la spremitura soffice, il mosto è fermentato in barrique usate all’interno delle quali si svolge anche il successivo periodo di batȏnnage sulle fecce fini. In seguito, il vino affina per un breve periodo in acciaio per poi riposare per alcuni mesi mesi in bottiglia prima di essere posto in commercio.
La degustazione
Dal calice, nel quale il Barabba 2022 sfoggia un intenso e lucente color dorato, emerge un quadro olfattivo decisamente improntato più alla finezza che all’intensità. Le note di albicocca e pesca a polpa gialla fungono da proscenio per un alternarsi di sensazioni che spaziano dalla scorza di cedro maturo – ma non candito – ai fiori di ginestra così come dalle sensazioni minerali della roccia fino alle erbe provenzali e a un ricordo di foglie di tè nero.
Il sorso, ricco e teso, coniuga ampiezza e struttura con una vivida freschezza e una spiccata sapidità che sorreggono la pienezza del corpo e la marcata morbidezza offrendo già fin d’ora – nonostante l’evidente gioventù di questo vino – un equilibrio compiuto e una beva di grande piacevolezza e personalità; più che adeguata la persistenza e di non banale eleganza la tipica chiusa ammandorlata.
Un vino che, nonostante la sua già notevole gradevolezza, chiede a gran voce di essere aspettato e nuovamente assaggiato fra qualche anno.
Degustazione del giorno 7 settembre 2023; Lotto LB22