L’Associazione Vignaioli Montepulciano e i loro Vino Nobile di Montepulciano Docg
Coltivare dei terreni può essere considerato un’arte liberale,
una specie di poesia e pittura
William Wordsworth (1770 – 1850)
Proporre il proprio territorio, i propri vitigni e le proprie tradizioni rispettando le unicità e le caratteristiche di ciascuna vigna ed esaltandone le peculiarità: credo che questo sia uno dei desideri più radicati in chi, quotidianamente, si impegna col proprio lavoro a produrre vino non solo come sacrosanta fonte di redditto ma anche – e spesso soprattutto – come modo di raccontare sé stesso, le proprie radici e il lavoro di chi lo ha preceduto crescendolo nell’amore per la terra. Questo desiderio spesso si scontra, purtroppo, con le esigenze di mercato, con il bisogno di dar vita a prodotti facilmente riconducibili alla Denominazione di appartenenza limitandone, pertanto, le unicità a favore di quelle caratteristiche – peraltro spesso di grande valore – che connotano, o perlomeno dovrebbero connotare, l’intera Denominazione.
Credo sia davvero difficile trovare la quadra fra queste due necessità che, pur non sembrando totalmente antitetiche, rappresentano spesso una vera sfida per chi si trova a dover produrre vino cercando un punto di equilibrio tra la propria sensibilità e quella dei consumatori.
Quello che segue è il racconto di dieci Aziende di Montepulciano che si sforzano, lavorando per l’obiettivo comune, di offrire a tutti i noi il frutto del loro impegno rispettandone riconoscibilità e peculiarità.
Montepulciano: le sue uve, il suo vino e il suo territorio
Era il mese di giugno del 2018 quando ho avuto la fortuna di visitare il territorio insieme a vignaioli aderenti all’Associazione Vignaioli Montepulciano – nata con il nome di TerraNobile Montepulciano – rendendomi in tal modo conto di come, fra queste incantevoli colline in provincia di Siena, questa grande diversità possa contemporaneamente rappresentare una ricchezza e una difficoltà. Le differenti quote, i suoli, le esposizioni e la mano del singolo produttore riescono qui a rendere pieno merito al tanto enfatizzato concetto di terroir, dando vita a vini tra loro spesso assai differenti ma sempre capaci capaci di esprimere l’anima più profonda del sangiovese.
Il Vino Nobile di Montepulciano Docg
Il Vino Nobile di Montepulciano Docg – al quale sono dedicate queste pagine – è una Denominazione che trova nel Sangiovese il proprio vitigno principale. Il suo Disciplinare di Produzione, infatti, ne prevede l’utilizzo per minimo il 70% dando facoltà alle singole aziende di affiancare a questa varietà un’insieme di vitigni a bacca nera e bianca idonei alla coltivazione nella Regione Toscana ed elencati in un allegato del Disciplinare stesso; è, inoltre, previsto che le uve bianche non superino il 5%.
La zona di produzione di questo vino è limitata alle aree idonee alla viticoltura del solo comune di Montepulciano (SI), ovvero “i vigneti ben esposti situati ad un’altitudine compresa tra i 250 e i 600 metri s.l.m.”.
Prima della sua commercializzazione, il Vino Nobile di Montepulciano Docg deve essere soggetto a un periodo di maturazione e affinamento di 24 mesi, a partire dal giorno 1 gennaio successivo alla vendemmia, secondo le tre seguenti possibilità: 1) 24 mesi di maturazione in legno; 2) 18 mesi minimo di maturazione in legno più i restanti mesi in altro recipiente; 3) 12 mesi minimo in legno più 6 mesi minimo in bottiglia più i restanti mesi in altro recipiente; i vini fatti oggetto di un periodo di maturazione di almeno 3 anni – di cui 6 mesi di affinamento in bottiglia e aventi un titolo alcolometrico volumico minimo naturale di 12,50% vol – possono fregiarsi della menzione Riserva.
È giusto ricordare che il territorio di Montepulciano dà origine a un altro importante vino rosso, ovvero il Rosso di Montepulciano Doc, che non è soggetto a particolari vincoli di invecchiamento.
Montepulciano: i suoi suoli e il suo clima
I suoli di questa Denominazione di Origine Controllata e Garantita hanno origine pliocenica e pleistocenica. Vi si trovano porzioni ricche di argille e sabbie marine, sempre plioceniche, presenti soprattutto alle quote maggiori; i versanti che degradano verso la Val di Chiana sono prevalentemente costituiti da depositi continentali.
Il clima è di tipo mediterraneo, con temperature medie superiori ai 20°C in piena estate e ampiamente positive anche nei mesi più freddi dell’inverno.
Le precipitazioni, che si attestano intorno ai 700mm totali annui, mostrano un massimo principale in novembre e un massimo secondario in primavera. Inoltre, la parte meridionale della Denominazione risulta essere leggermente più piovosa di quella settentrionale: nella prima, infatti, si raggiungono mediamente i 740mm annui a fronte dei 690mm della seconda.
Associazione Vignaioli Montepulciano: dieci Aziende un solo obiettivo
L’Associazione Vignaioli Montepulciano è stata presentata ufficialmente il giorno 15 febbraio 2018 con il nome di TerraNobile Montepulciano che è stato, in seguito, modificato in quello attualmente adottato. L’Associazione, che conta ad oggi l’adesione di dieci Aziende vitivinicole, si pone una serie di ambiziosi obiettivi tutti centrati sulla volontà di preservare l’ambiente del proprio territorio mediante una viticoltura sostenibile e sul desiderio di perseguire la qualità dei loro vini nel pieno rispetto delle tradizioni, delle unicità di ciascun terroir e dei vitigni tradizionalmente utilizzati; tra questi una particolare attenzione è riservata al prugnolo gentile, un vitigno da taluni ritenuto una varietà a sé stante e da altri solo un biotipo di Sangiovese e, tradizionalmente, assai utilizzato nella produzione del Vino Nobile di Montepulciano; per completezza, è giusto ricordare che recenti analisi hanno avvalorato la prima ipotesi così come recepito, fin dal lontano 1971, nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite.
Questi più che condivisibili proposti trovano concretezza e attuazione in uno stringente disciplinare interno che – nel pieno rispetto del Disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano Docg e auspicando un ruolo attivo dei propri soci all’interno del Consorzio – pone rigide regole nelle pratiche di vigna e di cantina oltre a indicare un percorso di crescita professionale e culturale per i propri iscritti.
Ecco, di seguito, riportati i punti essenziali di tale disciplinare associativo:
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Montepulciano gode da sempre di un terroir unico che i membri dell’Associazione Vignaioli Montepulciano si impegnano a rispettare e valorizzare.
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Tale impegno passa necessariamente attraverso una drastica riduzione del ricorso alle molecole di sintesi chimica e quindi al perseguimento dell’obiettivo dell’eco-sostenibilità. Pertanto nei vigneti adibiti alla produzione delle menzioni sotto esplicitate, i soci si impegnano a non utilizzare diserbanti chimici e a procedere gradualmente, ma rapidamente entro l’annata agraria 2020 (3 anni da oggi), verso una conduzione priva di antiparassitari sistemici e concimi chimici.
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I soci non utilizzano le seguenti pratiche enologiche: dealcolizzazione, trattamenti termici shock, concentrazione ad osmosi, acidificazione e disacidificazione, elettrodialisi, scambiatori di cationi e l’eliminazione della solforosa attraverso procedimenti fisici.
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I soci si impegnano a promuovere insieme corsi, incontri, eventi e tavole rotonde finalizzati alla crescita professionale, alla formazione e all’aggiornamento del personale
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I membri dell’Associazione si autodisciplinano nella produzione del Nobile di Montepulciano ed in particolare si impegnano a seguire le pratiche tecnico produttive di seguito esplicitate nella produzione di una o entrambe le menzioni particolari individuate in aggiunta al Nobile di Montepulciano rosso e rosso Riserva. Tali menzioni sono “Nobile di Montepulciano Tradizione” e “Nobile di Montepulciano Vigne vecchie” (i nomi non sono definitivi perché sarà necessario verificarne la possibilità legale d’uso).
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I membri dell’Associazione, nel rispetto della norma statutaria che individua nel Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano l’interlocutore privilegiato per il perseguimento degli scopi societari, si impegnano a partecipare in modo attivo e propositivo all’organigramma del Consorzio stesso.
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La prima vendemmia in cui le aziende aderenti potranno commercializzare le due menzioni in aggiunta a quelle previste dall’attuale disciplinare di produzione, sarà la vendemmia 2018.

Inoltre, dal punto di vista tecnico-produttivo gli associati si autodisciplinano accettando le seguenti regole produttive per le tipologie “Nobile di Montepulciano Tradizione” e “Nobile di Montepulciano Vigne Vecchie”:
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Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Nobile di Montepulciano Rosso Tradizione” e “Nobile di Montepulciano Rosso Vigne Vecchie” deve essere ottenuto dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: sangiovese e/o prugnolo gentile, minimo 85%.
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Possono inoltre concorrere fino al 15% vitigni complementari come stabilito nella pubblicazione “Germoplasma viticolo della Toscana 1 (vitigni a bacca nera)” – edito da ARSIA nel settembre 2005 volume 9.
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Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Nobile di Montepulciano Rosso Vigne Vecchie” deve essere ottenuto esclusivamente da vigneti impiantati da minimo 40 anni.
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La resa di vino ammessa per la produzione del vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Nobile di Montepulciano Rosso Tradizione” non deve essere superiore a 50hl per ettaro di coltura specializzata. Non è consentito in nessun caso superare detto limite. Il periodo minimo di maturazione dovrà essere di 30 mesi a decorrere dal 1° Gennaio successivo alla vendemmia di cui, in legno minimo 12 mesi e affinamento minimo in bottiglia 6 mesi.
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La resa di vino ammessa per la produzione del vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Nobile di Montepulciano Rosso Vigne Vecchie» non deve essere superiore a 35hl per ettaro di coltura specializzata. Non è consentito in nessun caso superare detto limite. Il periodo minimo di maturazione dovrà essere di 40 mesi a decorrere dal 1° Gennaio successivo alla vendemmia di cui, in legno minimo 12 mesi e affinamento minimo in bottiglia 12 mesi.
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Le operazioni di imbottigliamento devono essere effettuate all’interno della zona di produzione.
La degustazione: dieci vini per dieci Cantine
Nelle righe che seguiranno avrò il piacere di raccontare un Vino Nobile di Montepulciano Docg per ciascuna delle dieci Cantine aderenti all’Associazione Vignaioli Montepulciano. Tale degustazione, descritta nello stesso ordine con il quale ho avuto il piacere di assaggiare, ha avuto luogo il giorno 7 giugno 2018 nella sala degustazione di uno dei soci e ha riguardato esclusivamente vini dell’annata 2015 che già rispettavano, nel corso della loro produzione, tutti i parametri di vigna e cantina previsti dal disciplinare interno sopra riportato.
Qualora non diversamente specificato, il colore di tutti i vini di seguito descritti dovrà essere inteso granato di media intensità.
Croce di Febo – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Ottenuto da uve sangiovese, canaiolo nero, ciliegiolo, colorino e mammolo coltivate su suoli argilloso-calcarei, ricchi ferro e di scheletro fossilifero, questo Vino Nobile è stato maturato per circa due anni in botti di varie dimensioni e, in seguito, ha riposato in bottiglia per almeno sei mesi prima della sua messa in vendita.
Di color rubino assai intenso, offre al naso note di marasca, ribes rosso e prugna fresca alle quali si affiancano sensazioni di violetta, scorze di agrumi rossi e cioccolato al latte; leggeri sentori di cuoio e liquirizia ne completano il panorama olfattivo.
Al sorso, si offre fresco, teso e vibrante, con un importante presenza di tannini di buona fattura ma ancora assai giovani che danno spinta e un inconfondibile carattere all’insieme. La pienezza del corpo, il gradevole calore e la buona morbidezza gli donano una beva piacevole e certamente non banale.
Metinella – “142-4” – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Le uve sangiovese e prugnolo gentile utilizzate per questa selezione provengono da una singola vigna – l’appezzamento foglio 142 / particella 4 dal quale deriva il nome del vino – noto col nome di Vigneto Pietra Del Diavolo, due ettari di vigna di oltre vent’anni siti a circa 450 metri di quota su suoli franco-limoso-argillosi e aventi esposizione sudorientale; il vino così ottenuto è stato maturato per 24 in botti da 25hl.
Dal calice, emergono note di frutta rossa matura, ampie ed eleganti, tra le quali emergono, con grazia, garbate sensazioni ematiche oltre ai sentori agrumati delle scorze di arancia amara e a quelli floreali del potpourri di fiori rossi.
Il sorso, ampio, avvolgente e succoso, spicca per equilibrio a gradevolezza. L’importante struttura trova nerbo e sostegno nei sobri, ma ben presenti, tannini nonché in una freschezza perfettamente vestita; l’assai lunga persistenza conclude un assaggio capace di esprimere – con grazia e personalità – territorio, vitigno e passione.
Montemercurio – Messaggero – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Prodotto da uve sangiovese in purezza coltivate su versanti con esposizione sud occidentale a un’altitudine di circa 450m s.l.m., il Messaggero 2015 è stato maturato per almeno 18 mesi in botti da 40hl per poi sostare altri sei mesi in botti da 10hl; infine, è lasciato affinare almeno 12 mesi in bottiglia prima della sua commercializzazione.
Al naso, si offre più giocato sulla finezza che non sull’intensità connotandosi, principalmente, per le piacevoli note di frutta rossa matura alle quali si affiancano i sentori floreali della violetta appassita, quelli speziati della noce moscata nonché piacevoli sfumature terrose.
All’assaggio, si offre ampio, di corpo e molto morbido; i tannini – di bella fattura ma ancora adolescenti – gli donano personalità rendendone, con l’aiuto della ben presente freschezza, teso e vibrante il sorso; più che adeguata la persistenza.
Talosa – Riserva Chiusino – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Le uve sangiovese (95%) e colorino (5%) utilizzate per la produzione di questa Riserva, che sarà posta in commercio a partire dal 2020, provengono da una singola vigna del 1968 posta su terreni di medio impasto di origine pliocenica composti da sabbie argillose e tufo. Prima della sua commercializzazione sarà stata maturata per circa 3 anni in tonneaux di secondo passaggio e in botte grande; dopo una ulteriore sosta in acciaio affinerà per altri sei mesi in bottiglia e, in seguito, posta in vendita.
Dal calice, emergono intense note di frutta rossa matura affiancate da una leggera speziatura – riconducibile alla noce moscata – oltre che da sensazioni di potpourri di fiori rossi; lievi richiami vegetali freschi ne completano il piacevole, pur se giustamente non ancora pienamente sviluppato, bouquet.
All’assaggio, si presenta ampio, succoso, di corpo e assai morbido mentre i tannini, fitti pur se ancora leggermente giovani, e la ben vestita freschezza regalano all’insieme equilibrio e piacevolezza di beva; più che adeguata la persistenza.
Tiberini – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Questo Vino Nobile 2015 è stato prodotto a partire da uve prugnolo gentile per l’85%, canaiolo nero per il 10% e mammolo per il 5% selezionate in diversi vigneti aziendali; tali vigneti sono coltivati a quote comprese fra i 305 e i 333m s.l.m. su suoli costituiti da argille, marne e sabbie plioceniche che godono di esposizione sud-orientale e sud-occidentale. In seguito, è stato maturato in tonneaux da 500 litri e in botti da 20, 25 e 34 hl per un periodo di circa 30 mesi.
Il suo bouquet è inizialmente improntato alla ricchezza del frutto rosso maturo a cui si affiancano una piacevole verticalità balsamica e una ben presente speziatura riconducibile alla noce moscata; una garbata rotazione del calice e il suo panorama olfattivo trova piena completezza grazie alle note agrumate dell’arancia amara e a quelle floreali del potpourri di fiori rossi.
Al palato, si offre di ottimo corpo, correttamente caldo e molto morbido; l’equilibrio è garantito dalla ben presente freschezza e da tannini fitti e piacevoli; molto lunga la persistenza. Vino ampio e succoso ma, nel contempo, elegante e dalla beva gradevole ma non banale: offre un ottimo scorcio sulle grandi qualità di questa Denominazione.
Fassati – Gersemi – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Ottenuto da uve prugnolo gentile (90%) e canaiolo nero (10%) prodotte dal vigneto Via Cupa in località Acquaviva, il Gersemi 20\5 è stato in seguito maturato in botti aventi capacità comprese fra i 20 e i 90 quintali.
Al naso, appare subito elegante e garbatamente succoso grazie alle note di frutta matura tra le quali spiccano la marasca e la fragola. A questi primi sentori si affiancano, in breve tempo, sensazioni balsamiche – che gli conferiscono finezza e verticalità – e agrumate, ben riconducibili alle scorze di arancia amara.
Il sorso – polposo, ampio e giovanile – è sorretto dalla ben composta acidità e da una tessitura tannica di ottima stoffa pur se ben memore di una gioventù ancora non del tutto trascorsa; la pienezza della struttura e l’ottimo corpo gli conferiscono il dovuto equilibrio. Un assaggio che chiude lungo ben predisponendo al sorso successivo.
Casale Daviddi – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Ottenuto da uve sangiovese (90%) e canaiolo nero (10%) coltivate a quote comprese fra i 300 e i 350m s.l.m. su suoli prevalentemente argillosi ricchi di scheletro aventi esposizione tra sud e sud-ovest, questo Vino Nobile 2015 è stato maturato per oltre due anni in botti da 25hl.
Le note di marasca e ribes rosso – che caratterizzano questo vino con un bouquet marcatamente fruttato e succoso – sono affiancate dalle tipiche sensazioni di violetta appassita oltre che da sfumature di spezie dolci e da garbate sensazioni tostate.
Il sorso, dinamico e polposo, inizia morbido e avvolgente per svelare poi una piacevole spalla acida nonché una tessitura tannica di ottima fattura e rivelando così un già compiuto equilibrio; più che soddisfacente la persistenza.
Romeo – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Le uve sangiovese (95%), colorino e mammolo (5%) provengono dai vigneti siti in corpo unico intorno al piccolo colle su cui sorge le cantina a un’altitudine di circa 330m s.l.m.; i suoli, di medio impasto, sono sabbioso-argillosi con abbondante scheletro ferroso.
Il Vino Nobile 2015, maturato per due anni in botti grandi, sfoggia un bouquet marcatamente fruttato nel quale è facile riconoscere la ciliegia, la mora e la prugna fresca. Queste note, fitte e succose, sono armoniosamente affiancate da sensazioni lievemente terrose oltre che sentori di incenso, pepe nero e fiori rossi secchi.
Al sorso, si offre quasi scontroso in virtù della nitida freschezza e di tannini di ottima fattura ma ancora legati a una gioventù non ancora del tutto trascorsa. Nel contempo, l’avvolgente morbidezza, la pienezza del corpo e il suo piacevole calore gli conferiscono un carattere solo apparentemente ribelle e una beva ricca e gradevole; assai lunga la persistenza.
Il Molinaccio – La Spinosa – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Le uve sangiovese utilizzate per la produzione di questo vino provengono dai vigneti aziendali coltivati a circa 300m di altitudine su suoli costituiti da tufo, sabbia tufacea e calcare fossilifero che godono di un’esposizione compresa fra sud e sud-est; La Spinosa 2015 è stata maturata in botte grande.
Al naso si offre assai fine e di buona intensità; il bouquet apre con note di marasca e ribes rosso alle quali si affianca, dopo una lieve rotazione del calice, un insieme di sentori capaci di spaziare da sensazioni terrose alla violetta fresca nonché dagli agrumi rossi a una ben presente verticalità balsamica.
Al palato, si presenta di corpo, morbido e piacevolmente caldo; la sua ben presente spalla acida e i tannini – fitti e vibranti – gli conferiscono equilibrio e nerbo; decisamente lungo.
Podere Casanova – Vino Nobile di Montepulciano Docg – 2015
Le uve sangiovese utilizzate per la produzione di questo Vino Nobile di Montepulciano 2015 provengono dai vigneti aziendali allevati su depositi pleistocenici costituiti da sabbie bruno giallastre con intercalazioni sabbioso-argillose a quote comprese fra i 250 e i 270m s.l.m. che godono di numerose esposizioni differenti; dopo la vinificazione, ha maturato sei mesi in barrique per essere poi trasferito, per altri 12, in botti da 10hl; infine, è stato affinato per altri sei mesi in bottiglia.
Dal calice, nel quale si presenta ancora di un giovanile color rubino, emergono note di frutti rossi maturi quali marasca e ribes rosso alle quali si affiancano le sensazioni floreali della violetta fresca e quelle tostate della polvere di caffè.
L’attacco al palato è morbido, ampio e succoso; l’ottimo corpo e il piacevole calore si avvolgono con grazia intorno alla sua vivace spina acida e ai tannini dolci e fitti, costituendo così un unicum già equilibrato e armonico; molto più che soddisfacente la persistenza.
Ringraziamenti
I miei più sentiti ringraziamenti vanno a tutti i soci dell’Associazione Vignaioli di Montepulciano che mi hanno accolto nel migliore dei modi decidendo di condividere con me il loro tempo e il frutto del loro lavoro. Una grazie sentitissimo è dovuto anche a Maddalena Mazzeschi che ha organizzato questa mia visita assistendomi nei diversi momenti del mio lavoro.