• Sab 05 Ott 2024

50 sfumature di pinot noir: Francia, Argentina e Nuova Zelanda

L’omaggio di Voghera al poliedrico vitigno internazionale: assaggi dal resto del mondo

La manifestazione

La manifestazione 50 sfumature di pinot noirpatrocinata dal Movimento Turismo del Vino Lombardia che si è tenuta a Voghera (14 – 16 ottobre 2023) si veste anche di una connotazione internazionale per celebrare il vitigno principe della Borgogna e dello Champagne, regioni dove riesce a sprigionare la sua grande ricchezza di profumi. Il pinot nero è senza dubbio uno dei vitigni più celebrati al mondo, riuscendo a conquistare fama e interesse anche in paesi molti distanti e differenti fra loro. Segue una descrizione dei vini stranieri presenti all’evento e degustati.

Questa manifestazione è già stata oggetto di un precedente articolo nel quale sono state descritte numerose etichette italiane.

Le degustazioni

Barbier-Louvet – “L’Héritage de Serge” Brut Premier Cru – Champagne AOC – 2020

La storia di questa maison, oggi arrivata alla settima generazione, inizia nel 1835 con l’acquisto delle prime viti in località Tauxières Mutry, sul versante meridionale del “Parc Naturel de le Montagne de Reims”, a pochi chilometri da Epernay.

Lo Champagne in degustazione è il più famoso di quelli prodotti in tenuta da uve pinot noir in purezza ed è capace di riflettere perfettamente il territorio (suoli gessoso.argillosi); la cuvée è ottenuta da un blend al 40% di vini di riserva, il resto dalla vendemmia del 2020. Barbier-Louvet elabora e commercializza le proprie uve nella propria cantina, per cui questo vino è siglato come RM (recoltant manipulant).

La maturazione sur lie è di 24 mesi e il residuo zuccherino in bottiglia di 8g/l.

Brillante alla vista con leggera tonalità oro antico, rivela un perlage molto fine; il naso è coinvolgente con spiccate note di frutta a pasta bianca e gialla – dalla mela verde alla pesca e albicocca – con un sottofondo di mandorla tostata. Al palato, è fresco e generoso, pulisce piacevolmente la bocca, lasciando sul finale un ricordo di lime e amaretto

www.champagne-barbier-louvet.com

Foto di Fabio Volpentesta

Louis Casters – Cuvée Sélection Brut – Champagne AOC

Anche questa tenuta è storica, fondata a Damery nel 1899; per questo Champagne, la cuvée tradizionale da monovitigno garantisce la tipicità e le caratteristiche del territorio. Il pinot noir proviene dai vigneti della Vallée de la Marne e da La Montagne de Reims; la base spumante non effettua la fermentazione malolattica per preservare la freschezza e l’aromaticità fruttata e floreale dell’uva e affina sui lieviti per 36 mesi.

Questo “sans année” si mostra nel bicchiere di uno splendido colore giallo dorato impreziosito da un elegante perlage; all’olfatto, è molto intenso e sono ben riconoscibili eleganti sentori di vaniglia, torta di mele, nocciola e scorza d’arancia. Decisamente accattivante al palato con un attacco morbido, ma bilanciato da una vibrante effervescenza, propone una sensazione minerale e una sfumatura di miele che si allunga nel finale.

champagne-louis-casters.fr

Foto di Fabio Volpentesta

Domaine Arnoux Père et Fils – “Sous la murée” – Bourgogne Hautes-Côtes de Beaune AOC – 2020

La tenuta della famiglia Arnoux, fondata nel 1950, si estende su una ventina di ettari nel territorio di Chorey-lès-Beaune nella Côte d’Or; le uve provenienti da questo cru sono vendemmiate manualmente; dopo la cernita, effettuata su tavolo vibrante, e la pigiatura, la fermentazione si svolge a temperatura e densità controllata. La Domaine Arnoux adotta la “lutte raisonnée” (letteralmente “lotta ragionata”), un termine francese che indica una pratica agricola e un metodo di coltura rispettosi per l’ambiente; in piena responsabilità del viticoltore, i trattamenti in vigna vengono effettuati solo in caso di estrema necessità, allo scopo di mantenere le uve sane e mature al momento giusto.
Nel caso del pinot noir, le uve sono pressate in modo soffice, diraspate e inviate per caduta in serbatoi di acciaio per la fermentazione che dura circa quattro settimane; in seguito, il vino affina nella tradizionale pièce Bourguignonne (botte da 228 litri) per un anno, per poi stabilizzarsi e chiarificarsi in modo naturale in botti più grandi.
Alla vista, il colore è rosso rubino con un’unghia porpora poco trasparente; all’olfatto spiccano principalmente note fruttate, ciliegia e mora, oltre a un tocco di spezie scure. In bocca, è rotondo, di buona acidità e una trama tannica fitta e setosa.

www.arnoux-pereetfils.com

Foto di Fabio Volpentesta

Domaine Borgeot – Bourgogne AOC – 2017

La sede di questa azienda è a Remigny, a una manciata di chilometri da Chassagne-Montrachet, nel dipartimento di Saone et Loire. Un pinot noir leggero e dall’ottimo rapporto tra qualità e prezzo, affinato in botti di rovere delle quali il 25% è di primo passaggio; colore leggermente granato scarico e profumi delicati che richiamano la frutta rossa, una ciliegia matura – ma anche fragola, cassis, lampone – e le spezie dolci, come cannella e noce moscata. Al palato, si rivela morbido e di buon corpo, poco tannico, ma sostenuto da una nitida freschezza e da un’altrettanto ben presente sapidità; il retrogusto evoca aromi di cuoio e tè nero.

www.burgundywine.com/Our-Producers/Domaine-Borgeot

Foto di Fabio Volpentesta

Domaine de Cardon – “Cuvée Margaux” Bourgogne AOC – 2021

A Rully, nel cuore della Côte Chalonnaise, troviamo questa azienda vinicola che si estende su una ventina di ettari di cui 15 vitati (non solo a pinot noir, ma anche a gamay, chardonnay e aligoté), caratterizzati da suoli argilloso-calcarei.
La famiglia de Cardon è di origine spagnola, stabilitasi in Francia fin dal XII secolo sotto il nome di Cardona; in seguito, i discendenti si trasferiranno dal Castello di Sandrans alla proprietà di Dracy Le Fort in Borgogna, dove realizzeranno i primi vigneti; dieci anni fa, Frédérique de Cardon de Sandrans deciderà di far rivivere la tradizione e i valori di famiglia fondando il Domaine attuale.
Il rosso in degustazione con denominazione regionale Bourgogne Côtes du Couchois, riservata esclusivamente al pinot noir, proviene da un vigneto a sud dell’alta costa di Beaune a un’altitudine tra i 200 e 300 metri. Il suo colore è rubino con leggeri riflessi granato poco carico; la maturazione in botti di rovere per otto mesi porta sentori di tostatura, di cioccolato, di liquirizia, di tabacco ben integrati nella maturità del frutto. Il sorso è avvolgente e le sensazioni retro-olfattive rimarcano l’aroma di marasca, boisé e sottobosco, mentre una soffice maglia tannica e l’acidità ne allungano il gusto regalandogli profondità.

www.domaine-de-cardon.fr

Foto di Fabio Volpentesta

Domaine Germain Gilbert et Philippe – Bourgogne Hautes-Côtes de Beaune AOC – 2022

La Domaine Germain, Azienda a conduzione familiare relativamente giovane, si trova a Nantoux nella Côtes de Beaune, vicino a Meursault e può contare su circa venti ettari vitati, dove la coltivazione delle uve avviene senza uso di diserbanti, pesticidi e fungicidi; questo le ha consentito un importante e prezioso riconoscimento dalla Camera dell’Agricoltura francese: l’Azienda è infatti certificata HVE, “Haute valeur environnementale”, cioè ad alto valore ambientale.

Questo rosso, da pinot noir in purezza, sfoggia un colore rubino quasi trasparente attraversato da striature porpora; al naso, si presenta con una complessità olfattiva di fiori scuri, di piccoli frutti di bosco, di marasca e di spezie nere. Il vino – dopo una macerazione di 12 giorni in vasche di cemento con follature e rimontaggi giornalieri – matura in botti di rovere per dieci mesi; tutto ciò contribuisce a donargli una struttura fresca e leggermente sapida in bocca, con un retrogusto fruttato e di sottobosco, oltre a un tannino soffice ma ben presente.

www.philippegermain.com

Foto di Fabio Volpentesta

Bodega Domaine Bousquet – Reserve pinot noir – 2021

Ci spostiamo idealmente nel continente americano, precisamente a Mendoza in Argentina, dove la famiglia Bousquet – originaria di Carcassonne, nel sud ovest della Francia – si è trasferita da ormai quattro generazioni.

Fin dall’inizio, le sfide e gli obiettivi appassionati sono stati quelli di fronteggiare le difficoltà di un territorio arido, freddo e remoto nel distretto di Tupungato, nella Valle dell’Uca, al confine con il Cile, ad altitudini che raggiungono i 1200 metri, il luogo ideale in cui allevare viti in regime biologico, biodinamico, sostenibile e per produrre vini organici. Dopo la certificazione delle pratiche biologiche in vigna, l’Azienda ha ottenuto la “Regenerative Organic Certification”, prima in tutto il Paese, principalmente per il rispetto della salute del suolo e per la gestione del territorio, oltre che per il benessere degli animali e per un principio di equità tra i lavoratori.

Attualmente, il Domaine Bousquet è tra le prime 20 tenute vinicole argentine in termini di esportazione ed è leader nel vino biologico.

Il pinot noir degustato è prodotto da un blend di uve ottenute da diversi appezzamenti con basse rese, dal suolo ghiaioso e sabbioso; la vendemmia è manuale e si è svolta tra la terza e la quarta settimana di aprile. Il vino, in stile Borgogna, invecchia per otto mesi in botti di rovere francese.

Alla vista, ha un classico colore rubino trasparente che ci introduce a un naso, con una delicata carica olfattiva che rivela aromi di frutta rossa – fragola e ciliegia – di spezie e di vaniglia. Il palato è elegante, equilibrato, di medio corpo e sostenuto da una verve acida ben marcata con tannini setosi.

domainebousquet.com

Saint Clair – Marlborough Origin pinot noir – 2022

Esattamente agli antipodi rispetto al sud America, Marlborough, in Nuova Zelanda, è la sede della Saint Clair Family Estate, fondata nel 1994 da una coppia di pionieri della viticoltura locale; fin da subito questa Azienda ha sviluppato una solida reputazione, confermata dai numerosi riconoscimenti a livello internazionale.

Le uve di pinot noir, provenienti da diversi lotti coltivati a bassa resa, vengono conservate al freddo per cinque giorni prima della fermentazione, allo scopo di favorire una migliore estrazione di colore e aromi; il mosto svolge la fermentazione alcolica parte in acciaio e parte in botti di rovere francese nuove e usate; successivamente, effettua la fermentazione malolattica prima dell’assemblaggio. Il vino appare di una tonalità rosso rubino scarico e i profumi fanno pensare a piccoli frutti di bosco, alle spezie, al timo con una punta sottile di cuoio e pietra focaia. Gli aromi fruttati si percepiscono meglio in bocca, avvolti da un’elegante e morbida struttura che allunga il sorso in un finale lungo, con richiami di tostatura e di liquirizia

www.saintclair.co.nz

Foto di Fabio Volpentesta

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