Il vino che ha le radici nel marmo: il Botticino
Dopo alcuni anni passati a presentare vini, cantine ed eventi del mondo del vino, percorrendo migliaia e migliaia di chilometri, girando di cantina in cantina, ho deciso di dare ancora più spazio ai veri protagonisti di questo magico mondo, i produttori: da qui l’idea di farveli conoscere, intervistando uno ad uno tutti coloro che hanno aderito a www.italiadelvino.com . Il progetto è ambizioso, perché si tratta di fare qualche centinaio d’interviste. Ho così deciso di avvalermi anche della penna di alcuni dei collaboratori-colleghi che mi hanno accompagnato in tratti di questo percorso. Il primo è Augusto Gentilli.
Mauro Giacomo Bertolli
2016-05-01
La vite e il marmo unite non come semplice ornamento di una qualche statua classica del dio Bacco, bensì come un unicum vitale e vivente dal quale intere generazioni hanno tratto, pur se a costo di immensi sacrifici, il proprio sostentamento. Siamo a Botticino – un comune ai piedi delle Prealpi bresciane – dove le antiche e prestigiose cave di marmo vedono, da secoli, i vigneti aggrapparsi alle loro pendici. L’omonima Denominazione di Origine Controllata, una delle più piccole di Lombardia, sta vivendo un periodo di lento, ma costante, aumento della propria notorietà in virtù dell’indiscutibile qualità dei vini prodotti nonché dell’attività del Consorzio di Tutela e del costante e appassionato impegno dei suoi soci, tanto fortemente motivati e legati al proprio territorio. Di seguito – nelle parole del Presidente del Consorzio Tutela Botticino DOC, Claudio Franzoni, titolare dell’Azienda Franzoni – un quadro sintetico della storia e dell’attuale situazione di questa affascinante zona vitivinicola.
Le interviste di:
http://www.italiadelvino.com/.. ../..p?id_redazionale=512