I Dodici vini di Natale – giorno 6
Lacrima di Morro d’Alba DOC 2010 – Azienda Stefano Mancinelli, Morro d’Alba (AN)
Territorio e clima dell’area di Morro d’Alba:
Risalendo dalla costa di Senigallia verso l’entroterra, si incontrano i vigneti composti dal vitigno Lacrima, il cui centro di coltivazione è il comune di Morro, che aggiunse l’appellativo “Alba” nel 1862 per distinguersi da centri omonimi.
L’area di produzione è composta di sette comuni ed è delimitata nei territori dei bacini dei fiumi Nevola e Misa, con inizio dalla parte terminale del Cesano, confinante a Nord con la provincia di Pesaro e Urbino e a sud con il percorso terminale della riva sinistra del fiume Esino. Essa può essere classificata di bassa collina e il clima risente dell’influsso del mare Adriatico, essendo la parte più lontana posta a 20km dal mare.
L’Azienda Stefano Mancinelli:
A Morro d’Alba, Stefano Mancinelli coltiva 60ha tra vigneti ed oliveti.
L’area dedicata alla vigna, 25ha, vede l’allevamento prevalente dei vitigni Verdicchio e Lacrima. Allo scopo di tutelare i consumatori e di certificare la qualità del proprio vino, nel 2003 Stefano Mancinelli ha incaricato il laboratorio di analisi Bioaesis di accertare l’effettiva appartenenza genetica delle proprie viti alla cultivar Lacrima, con il risultato di avere scientificamente provato l’esatta corrispondenza tra i profili genetici esaminati e confrontati.
L’Azienda, inoltre, distilla in proprio vinacce ed uve, dando così vita ad un’interessante produzione di grappe e distillati.
Il vino: la Lacrima di Morro d’Alba DOC – 12,5% vol.
Narra la leggenda che la Lacrima di Morro d’Alba fu apprezzata anche da Federico Barbarossa, durante la sua dimora nel locale Castello, durante l’assedio di Ancona del 1167.
È un vino che ha rischiato di pagare a caro prezzo la c.d. “politica degli espianti”: stava per scomparire, quando alcuni estimatori intervennero per salvaguardarlo.
Il vino effettua una breve macerazione in rosso ed una successiva fermentazione in bianco a temperatura controllata.
Note di degustazione:
Colore rosso porpora, al naso è fine ed offre sentori di fiori rossi come la violetta, di frutta rossa come la ciliegia, oltre a note balsamiche, al pepe bianco ed alla cipria.
In bocca è di buon corpo, fresco e giustamente tannico, ottima la rispondenza con il naso e adeguatamente persistente in retro-olfazione.
Abbinamenti:
Si abbina a zuppe di pesce con condimenti importanti, selvaggina, salumi, formaggi piccanti ed ai locali vincisgrassi.