Le uve moscato di Scanzo utilizzate nella produzione di questo Metodo Classico di De Toma provengono dai vigneti aziendali situati in frazione Rosciate – il cui antico nome era Rosate dal quale prende nome il vino – a una quota di 310ms.l.m. lungo pendii aventi esposizione a mezzogiorno e appoggiati sul Sass de Luna, una roccia calcareo-marnosa che caratterizza questa porzione collinare della provincia di Bergamo.
Le uve, figlie della vendemmia 2021, sono state vinificate in rosa interamente in acciaio; dopo il tiraggio, il Rosate ha riposato in bottiglia sui lieviti per un periodo di 19 mesi. La sboccatura della bottiglia degustata è avvenuta nel mese di ottobre2023.
La degustazione
L’intenso e brillante color rame di questo spumante brut è impreziosito da lente e fini catenelle di bollicine a lasciar presagire un’effervescenza decisa ma piacevole e aggraziata.
Il suo quadro olfattivo, giocato maggiormente sulla finezza rispetto all’intensità, mantiene alcune della caratteristiche tipiche del vitigno tra le quali gli evidenti sentori di rosa rossa e fragola; a queste note si affiancano, con eleganza e armonia, i profumi dell’amarena sciroppata, della caramella Rossana e del chinotto oltre a una garbata e intrigante sensazione di crema pasticcera.
L’attacco al palato è deciso, ampio, intenso e sostenuto da un’evidente freschezza nonché da un’altrettanto spiccata sapidità oltre che, come già anticipato, da un’effervescenza decisa ma di indiscutibile gradevolezza. L’insieme trova poi la piacevolezza del sorso in virtù della ricchezza del corpo e della notevole morbidezza; più che soddisfacente la persistenza.
Degustazione del giorno 27 gennaio 2024; bottiglia appartenente al lotto 05.22