Posta nel cuore del territorio del Loazzolo DOC, la più piccola Denominazione d’ Italia, Isolabella della Croce realizza questo vino a partire da uve moscato bianco ottenute da vigneti di oltre 70 anni di età, allevati su versanti notevolmente acclivi e aventi esposizione compresa fra sud-est e sud-ovest. Dopo la vendemmia tardiva e un leggero appassimento delle uve, le uve sono vinificate in acciaio e, in seguito, il vino da esse ottenute viene affinato in barrique per circa un anno per poi riposare, ancora in acciaio, per un lungo periodo prima di essere imbottigliato.
La degustazione
Il suo intenso e lucente color dorato ci conduce a un bouquet intenso e di non comune finezza e complessità nel quale le note fruttate dell’uvetta appassita, del dattero e delle albicocche disidratate sono affiancate da un caleidoscopio di profumi che spaziano tra le note di mandarino candito e quelle di crema pasticcera così come tra la vaniglia e lo zafferano; tra le pieghe di questo tappeto di sensazioni, è facile individuare anche quelle floreali della zagara, della camomilla e della ginestra appassita. Infine, una breve attesa e una garbata rotazione del calice ci permettono nuove gradite scoperte quali i sentori di zenzero, di gesso e di grafite oltre a una ben presente vena mentolata che arricchisce l’insieme di ulteriore eleganza e personalità.
Il sorso – pur se strutturato, grasso e molto dolce – sfoggia equilibrio, carattere e piacevolezza di beva in virtù della sua marcata sapidità e di un’altrettanto ben presente freschezza. La lunghissima persistenza e la finezza della chiusa agrumata – con rimandi di mandarino e chinotto – ci invitano al sorso successivo di un vino che fa della ricchezza e della piacevolezza di beva la propria cifra distintiva.
Degustazione del giorno 24 marzo 2023; bottiglia appartenete al lotto L 007A