Il suo intenso e lucente color dorato ci conduce a un bouquet intenso e di non comune finezza e complessità nel quale le note fruttate dell’uvetta appassita, del dattero e delle albicocche disidratate sono affiancate da un caleidoscopio di profumi che spaziano tra le note di mandarino candito e quelle di crema pasticcera così come tra la vaniglia e lo zafferano; tra le pieghe di questo tappeto di sensazioni, è facile individuare anche quelle floreali della zagara, della camomilla e della ginestra appassita. Infine, una breve attesa e una garbata rotazione del calice ci permettono nuove gradite scoperte quali i sentori di zenzero, di gesso e di grafite oltre a una ben presente vena mentolata che arricchisce l’insieme di ulteriore eleganza e personalità.
Il sorso – pur se strutturato, grasso e molto dolce – sfoggia equilibrio, carattere e piacevolezza di beva in virtù della sua marcata sapidità e di un’altrettanto ben presente freschezza. La lunghissima persistenza e la finezza della chiusa agrumata – con rimandi di mandarino e chinotto – ci invitano al sorso successivo di un vino che fa della ricchezza e della piacevolezza di beva la propria cifra distintiva.
Degustazione del giorno 24 marzo 2023; bottiglia appartenete al lotto L 007A