Con un inverno avaro di freddo e precipitazioni che ha impedito ai suoli di riprendersi e accumulare risorse idriche, una primavera lenta – caratterizzata da temperature sotto la media – ed un’estate che è stata travolta dalla siccità, le vigne hanno dovuto aspettare agosto prima di vedere giornate più miti e piogge più consistenti (tanto da rendere il mese di agosto – insieme a quello di maggio – il mese più piovoso di tutto il 2022). In particolare, come spiega Davide Ferrarese, “fondamentali l’abbassamento delle temperature minime e l’intera giornata di pioggia tra il 17 e il 18 agosto che hanno determinato una ripresa della vegetazione e hanno, di conseguenza, giovato al cortese”.