Merano Wine Festival 2018: un elogio all’Italia del buono
La grazia circonda l’eleganza e la riveste
Joseph Joubert
Si sono chiuse da pochi giorni le porte della 27a edizione del Merano Wine Festival e, senza dubbio, si può affermare che la manifestazione non solo si conferma un punto di riferimento per gli appassionati e gli operatori del “wine and food” ma soprattutto che sempre più si pone come un momento di crescita culturale, di confronto e di scambio fra produttori e addetti ai lavori rivelandosi capace di affiancare momenti squisitamente edonistici ad altri di approfondimento su tematiche di assoluto interesse quali, ad esempio, gli effetti del riscaldamento globale sulla viticoltura, affrontato nel corso del dibattito “Il futuro del vino tra cambiamenti climatici, nuove opportunità nella produzione e aspettative dei consumatori” al quale hanno partecipato Stevie Kim, Luca Gardini, Luciano Ferraro, Oscar Farinetti, Joe Bastianich, Luigi Moio, Matilde Poggi, Walter Massa, Adua Villa, Luciano Pignataro, Andrea Gori e il climatologo meranese professor Georg Kaser.
Di grande rilevanza è stata, come sempre, la presenza, oltre che di gran parte dei più quotati produttori di vino italiani, di una platea assai vasta di eccellenze del mondo della gastronomia, della distillazione e della cucina a ricordarci come i diversi comparti possano – e debbano – trovare il loro futuro attraverso un cammino comune capace di valorizzare l’Italia del buono nel suo complesso.
È sicuramente importante rilevare come il lavoro di ricerca e selezione dei produttori e dei prodotti svolto nei mesi precedenti all’evento trovi un forte riscontro da parte dei visitatori che, nel corso di questa Edizione, sono stati ancor più numerosi superando le 11.000 presenze con un incremento dell’8,5% rispetto al 2017; inoltre, è un piacere segnalare un aumento dei visitatori anche nelle giornate di venerdì – con la sezione bio&dynamica, riservata ai vini vini biologici, biodinamici e PIWI – e di martedì con Catwalk Champagne, dedicato alle celeberrime bollicine francesi.
Il cuore enoico della manifestazione è stato, come sempre, rappresentato dall’Official Selection, ovvero dalle oltre 950 case vitivinicole che hanno posto in degustazione le loro etichette che, nella precedente fase di selezione svolta dalle diverse commissioni di assaggio e coordinate dal patron Helmuth Köcher, hanno avuto un punteggio di almeno 88/100; tra queste sono state premiate con l’Award Platinum i 25 vini che hanno avuto una valutazione di almeno 95/100; a queste eccellenze si affiancano le nove bottiglie antecedenti il 2010 che hanno ottenuto il medesimo grande risultato. La lista dei 34 premiati può essere scaricata cliccando qui; è, inoltre, possibile consultare gratuitamente la guida The WineHunter Award nella quale sono presenti tutti i vini premiati con gli Award Rosso (da 88 a 89,99 punti), Gold (90 a 94,99 punti) e Platinum (oltre i 95 punti) oltre ai premiati nelle categorie Culinaria, Birre e Aquavitae.
Il mio Merano Wine Festival: le degustazioni
Nelle righe che mi appresto a scrivere descriverò alcuni dei vini che ho avuto il piacere di degustare nel corso di questa Edizione del Merano Festival; è chiaro che anche moltissimi altri avrebbero meritato di essere raccontati ma evidenti motivi di spazio mi hanno costretto a compiere delle scelte dolorose ma necessarie. I miei complimenti e il mio grazie vanno senza dubbio a tutti i produttori presenti e, in modo particolare, a quelli che mi hanno dedicato il loro tempo per permettermi di assaggiare il frutto del loro lavoro. Concludo sottolineando che le Aziende che seguiranno saranno riportate in rigoroso ordine alfabetico.
Avide – Barocco – Cerasuolo di Vittoria Docg Classico – 2013
Questo Cerasuolo di Vittoria Classico è ottenuto da uve nero d’Avola (70%) e frappato (30%) prodotte da vecchi vigneti ad alberello coltivati su suoli rossi franco sabbiosi; il Barocco 2013 viene maturato in barrique per un periodo compreso fra gli 8 e i 12 mesi e, in seguito, affinato in bottiglia per altri 18 – 24 mesi prima della sua messa in commercio.
Di color granato di buona intensità, apre al naso grazie a un’intensa – ma elegante – nota ematica che appare avvolta da mature sensazioni fruttate di ciliegia, mora e ribes rosso; sentori di potpourri di fiori rossi e di miele di castagno ne completano il fine, complesso e intrigante panorama olfattivo.
Vino di grande impatto al palato, spicca per la ricchezza del corpo e l’eccellente struttura; equilibrio e piacevolezza di beva sono garantiti dalla vivida e fitta tessitura tannica nonché dall’incisiva freschezza; lunga la persistenza.
Avignonesi – 50&50 – Toscana Rosso Igt – 2014
Etichetta nata nel 1988 da una collaborazione tra l’Azienda Avignonesi di Montepulciano con Le Cappannelle, nota Azienda del Chianti Classico, il 50&50 è ottenuto da 50% uve merlot, prodotte a Montepulciano nella tenuta di Lodola a Valiano da Avignonesi su suoli argillosi, e da 50% uve sangiovese coltivate nei vigneti de Le Capannelle a Gaiole in Chianti su terreni ricchi di galestro. Questo Toscana Rosso Igt vine maturato per 24 mesi in barrique.
Dal calice, nel quale regala un bellissimo e luminoso color rubino, emergono note croccanti di frutta rossa immediatamente seguite dalle sensazioni floreali della violetta – a ricordarci l’importante ruolo del sangiovese – oltre a sentori di nocciola tostata e di erbe provenzali.
Il sorso si offre inizialmente avvolgente, molto morbido, caldo e di grande corpo ma, dopo un attimo, trova spinta, equilibrio e carattere negli eleganti, pur se giovani, tannini oltre che nella vivace freschezza; assai lunga la persistenza e molto fine il fin di bocca.
Cantina Orsogna – Nican – Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva – 2009
Ottenuto da uve montepulciano appassite prodotte da vigneti coltivati su terreni collinari a quote comprese fra i 300 e i 450m s.l.m., il Nican 2009 è stato maturato parte in legno e parte in acciaio.
Di color granato impenetrabile nel quale si scorgono i primi riflessi aranciati, il Nican 2009 si presenta per mezzo di scure sensazioni di confettura di frutta rossa e nera quale ciliegia, mirtillo nero e cassis. Tra le fitte e succose maglie del frutto, però, emergono nitide ed eleganti note ematiche affiancate dai profumi speziati della vaniglia, del pepe nero e della noce moscata; sentori di cioccolato fondente e di cuoio ne completano l’ampio ed elegante panorama olfattivo.
Al palato stupisce per la grande morbidezza e l’importanza del corpo ma, nel contempo per il marcato carattere offertogli da tannini fitti e dolci e da un’ancora ben presente freschezza; molto lunga la persistenza. È un vino dal grande succo e marcatamente muscolare ma, nel contempo, di beva piacevole e capace di mantenere una propria spiccata e originale personalità.
Cavalchina – Amedeo – Custoza Superiore Doc – 2004
L’Amedeo 2004 è stato ottenuto dalla cuvée di quattro diversi vini ottenuti rispettivamente da uve garganega (40%), fernanda (un clone locale di cortese, 30%), trebbianello (un clone locale di friulano, 15%) e trebbiano toscano (15%); dopo l’assemblaggio, il vino così ottenuto viene affinato per qualche mese in bottiglia prima della sua messa in vendita.
Di color dorato lucente, l’Amedeo 2004 sfoggia un naso fine ed elegante nel quale le intense e mature note di frutta gialla sono affiancate da leggere sensazioni di idrocarburo oltre che da sentori di fiori di ginestra, caramello e cedro candito.
All’assaggio, si presenta assai morbido e di ottimo corpo ma, nel contempo, teso e vivido grazie all’ancora vibrante spina acida e a una ben presente sapidità. Vino capace di sfidare gli anni, affascina per la lunga persistenza oltre che per la sua fragranza e il suo compiuto equilibrio.
Conterno Fantino – Vigna Sorì Ginestra – Barolo Docg – 2005
La Vigna Sorì Ginestra, all’interno della MGA Ginestra in comune di Monforte d’Alba, trova al suo interno viti di diverso anno di impianto (1971, 1983, 1988), tutte allevate su suolo prevalentemente limoso con importanti presenze di sabbia e argilla; la vigna è sita a quote comprese fra i 340 e i 360m s.l.m. e gode di esposizione a mezzogiorno.
Le sue uve nebbiolo sono state vinificate in acciaio e, in seguito, il vino da esse ottenuto è stato maturato per 24 mesi in barrique; prima della sua messa in commercio è stato ulteriormente affinato in bottiglia per 12 mesi.
Il suo vellutato e luminoso color granato introduce a un bouquet ampio, fine e complesso nel quale la confettura di frutti rossi avvolge e sostiene – senza mai sovrastarle – le note floreali della violetta appassita nonché quelle speziate della liquirizia; una leggera sensazione ematica e un gradevole ricordo di confettura di agrumi rossi ne completano l’emozionante quadro olfattivo.
Al sorso, si offre ampio, pieno, morbido e di ottimo corpo e, nel contempo, di beva facile ma di gran personalità, grazie al nerbo fornitogli da una vivace freschezza e da tannini di eccellente fattura pur se ancora non scevri di ricordi di gioventù; lunghissima la persistenza per un vino che vorremmo non ci abbandonasse mai.

Elena Walch – Vigna Kastelaz – Alto Adige Doc Merlot Riserva – 2007
Sita al di sopra del paese di Termeno – Tramin (BZ), vigna Kastelaz si trova a un’altitudine di circa 360m s.l.m. e gode di esposizione a meridione. La sua origine è postglaciale sedimentaria fluviale e il suo suolo è composto da strati di diverse tipologie pur essendo principalmente costituito da ciottoli calcarei frammisti a sedimenti di origini granitica e porfirica oltre che da depositi di sostanza organica.
Il Merlot Riserva 2007 ha svolto la fermentazione alcolica in acciaio e la successiva fermentazione malolattica in botte; la maturazione è avvenuta in barrique per un periodo di 18 mesi ai quali è seguito un lungo affinamento in bottiglia.
Al naso, offre note di frutto rosso in confettura alle quali si affianca una garbata sensazione ematica; sentori di fieno, liquirizia e potpourri di fiori rossi nel completano un bouquet capace di coniugare intensità ed eleganza.
Al palato, regala grande morbidezza e ottimo corpo ma, nel contempo, equilibrio e carattere grazie a tannini fitti e dolci e all’ancora nitida freschezza; la lunga persistenza conclude un assaggio nel quale vitigno e territorio sanno esprimersi all’unisono regalandoci momenti di grande piacere.
Loredan Gasparini – Della Casa – Montello Colli Asolani Doc Venegazzù – 1997
Prodotto a partire da uve Cabernet Sauvignon (60%), Merlot, Cabernet Franc e Malbec e, in seguito, maturato per almeno 36 mesi in botti grandi da 25 ettolitri, il Della Casa 1997 si presenta allo sguardo di un magnifico color granato, preludio a un bouquet fine e intenso. I vitigni bordolesi palesano la loro presenza grazie a garbate note di peperone che, ben lontane dall’essere invadenti, si affiancano ai sentori di confettura di frutti rossi e a una piacevole, ed intrigante, sensazione fumé oltre a sfumature di fiori rossi essiccati.
Il sorso – morbido, di ottimo corpo e piacevolmente caldo – trova sostegno in tannini fitti, avvolgenti e vivi che, insieme alla ben presente freschezza, donano all’insieme equilibrio, armonia e una beva di estrema gradevolezza che termina lunga e con un elegante fin di bocca.
Monsupello Nature Riserva Carlo Boatti – Vino Spumante di Qualità pas dosé – 2002
Le uve pinot nero (85%), p. grigio (5%) e chardonnay (10%; questa quota di base spumante è stata maturata in legni di primo e secondo passaggio) provengono dai vigneti aziendali siti sulla prima fascia collinare dell’Oltrepò Pavese in comune di Torricella Verzate; tali vigneti, allevati su suoli argilloso calcarei, godono di esposizione verso oriente.
La Riserva Carlo Boatti è stata affinata sui lieviti per circa 10 anni ed è stata sboccata nel mese di dicembre 2012.
Il suo magnifico e brillante color dorato chiaro è percorso da lente catenelle di finissime bollicine che ne aumentano ulteriormente la lucentezza e il fascino.
Al naso, si offre di grande eleganza con intense ed evolute note fruttate che riportano alla mente la mela leggermente avvizzita frammista a pesche e albicocche mature ma ancora fragranti. A queste prime sensazioni si affiancano, in un continuo alternarsi di nuove scoperte e di momentanee scomparse, sentori di cedro e bergamotto canditi oltre a sfumature di fieno e fiori di gelsomino; leggeri ricordi liquirizia e piccoli frutti rossi ne completano il più che complesso spettro olfattivo.
Al palato, si offre molto morbido e di gran corpo ma perfettamente retto da una tesa freschezza e da una nitida sapidità; le bollicine, finissime e setose, lo rendono ancor più cremoso e avvolgente; molto lunga la persistenza.
Poderi Luigi Einaudi – Luigi Einaudi – Langhe Doc Rosso – 2013
Le uve cabernet sauvignon (30%), nebbiolo (30%), merlot (20%) e barbera (20%) utilizzate per questo importante vino – la cui prima annata risale al 1997 – provengono dai vigneti aziendali situati in comune di Barolo, Dogliani e Neive; tali vigneti sono allevati su suoli marnoso-argillosi-calcarei aventi esposizione tra sud e sud-ovest.
Di color granato intenso, il Luigi Einaudi 2013 regala un bouquet intensamente fruttato nel quale la ciliegia matura, il mirtillo nero, il cassis e la prugna disidratata compongono una fitta e succosa maglia di profumi attraverso la quale emergono con grazia leggere note di violetta e di grafite; le sensazioni vegetali, tipiche dei vitigni bordolesi, sono estremamente contenute e contribuiscono ad aumentare la complessità dell’insieme.
All’assaggio, si offre morbido e di gran corpo per lasciare spazio, grazie a una marcata dinamicità del sorso, a una piacevole tesa freschezza nonché a tannini di ottima fattura pur se ancora decisamente adolescenti; nel complesso, un vino nervosamente equilibrato, di grande beva, lunga persistenza e ricco di emozioni e suggestioni.
Renato Ratti – Marcenasco – Barolo Docg – 2013
Prodotto, a partire dall’ormai lontano 1965, da uve nebbiolo coltivate in comune di La Morra, il Marcenasco 2013, dopo aver svolto la fermentazione alcolica in acciaio, ha effettuato la fermentazione malolattica in legno; in seguito, è stato lasciato maturare per circa due anni in botti di rovere da 25 e 50 ettolitri.
Dal calice, nel quale si mostra di un magnifico color granato luminoso e vellutato, emergono intense e fini note di frutta rossa matura, ma ancora fragrante, armoniosamente frammiste a evidenti e piacevoli sensazioni di sottobosco; tra le fitte volute di queste prime note, si insinuano, timidi ma decisi, i sentori floreali della violetta appassita nonché una garbata sfumatura ematica che ne completa l’ampio e complesso bouquet.
Il sorso è ampio e profondo con un attacco decisamente morbido e avvolgente al quale si affianca il carattere deciso di una struttura tannica di eccellente fattura pur se ancora connotata da una giovanile esuberanza. L’assai lunga persistenza e l’eleganza del fin di bocca concludono un assaggio capace di racchiudere in sé una parte importante della storia di questa grande Denominazione.
Scarpa – La Bogliona – Barbera d’Asti Docg Superiore – 2007
Prodotta da uve barbera in purezza e, in seguito, maturata in botti di rovere da 50hl per un periodo di 36 mesi, La Bogliona 2007 ha riposato per almeno altri due anni in bottiglia prima di essere messa in vendita.
Il suo luminoso e caldo color granato introduce a un panorama olfattivo intenso, ampio, fine e complesso. La ricchezza della confettura ciliegia sembra sostenere – valorizzandole – le altre sensazioni quali gli agrumi rossi, la noce moscata, la leggera vaniglia e l’altrettanto soffusa nota ematica; una fresca verticalità balsamica, infine, ne completa il già complesso bouquet.
Al palato, La Bogliona 2007 si offre succosa, profonda, piacevolmente muscolare ma, nel contempo, avvolgente e delicata; vino morbido e di ottimo corpo, trova il proprio pieno equilibrio in virtù della piacevole freschezza e dei tannini dolci, fitti e setosi; decisamente lunga la persistenza.
Tenuta Alois Lageder – Am Sand – Alto Adige Doc Gewürztraminer – 2016
L’Am Sand è ottenuto da uve Gewürztraminer provenienti da vigneti in comune di Magrè, Termeno e presso il Lago di Caldaro su suoli sabbioso-ghiaiosi ricchi di calcare a quote comprese fra i 240 e i 370m s.l.m..; in cantina è stato maturato sulle proprie fecce fini parte in acciaio e parte in botte.
Di color dorato chiaro, questo Gewürztraminer apre al naso con intense e fini note di erbe provenzali e mentuccia capaci, com’è giusto che sia, di lasciare ben percepire le sensazioni di frutta gialla e tropicale – matura ma ancora fragrante – e rosa bianca così tipiche del vitigno. Il suo panorama olfattivo si completa grazie alle note note di agrumi gialli quali il bergamotto e il cedro fresco.
Vino che stupisce per la piacevolezza di beva garantita dalla tesa e vibrante freschezza nonché da una davvero incisiva sapidità che sorreggono e donano nerbo alla marcata morbidezza nonché all’ottimo corpo; lunga la persistenza.
Tenuta Sette Ponti – Oreno – Toscana Igt Rosso – 2003
L’annata 2003 fu prodotta a partire da uve sangiovese (50%) e cabernet sauvignon (50%) e maturata in legni piccoli per oltre un anno; in seguito, è stata affinata per almeno un altro anno in bottiglia prima della sua commercializzazione.
Il suo vellutato color granato sembra accompagnarci verso il suo suadente bouquet nel quale la confettura di frutti rossi funge da palcoscenico per un susseguirsi di sensazioni fra le quali è bello ricordare la garbata nota di sottobosco così come i sentori floreali del potpourri di fiori rossi e una timida sfumatura ematica.
Il sorso – ampio, morbido e di gran corpo – è, nel contempo, agile, di eccellente equilibrio e di spiccato carattere grazie ai tannini fitti, dolci e ancora piacevolmente vividi; lunghissima la persistenza e di estrema eleganza il fin di bocca.
Travaglino – Campo della Fojada – Oltrepò Pavese Doc Riesling – 2004
Il Campo della Fojada 2004 è stato ottenuto da uve Riesling renano in purezza coltivate su suoli argilloso-calcarei con marne sabbiose e abbondante presenza di ciottoli nell’omonima vigna, con esposizione a mezzogiorno, a una quota di di 280m s.l.m.; dopo la vinificazione, è stato maturato in acciaio per circa un anno sulle proprie fecce fini.
Di color dorato intenso, questo Riesling apre al naso – a ricordarci le 14 vendemmie trascorse dalla sua nascita – con evidenti note di idrocarburo che lasciano però ben percepire un panorama olfattivo ancora ricco ed elegante. Ecco quindi affiancarsi loro le sensazioni di frutta gialla e tropicale ben matura nonché quelle agrumate del cedro e del mandarino candito; un garbato sentore di caramello nel completa il complesso e fine bouquet.
Al palato, si offre ampio ed elegante: l’ingresso spicca per l’evidente morbidezza e per l’importanza del corpo. L’equilibrio e la personalità dell’assaggio sono garantiti dalla tesa freschezza nonché da una ben presente sapidità; lunga la persistenza.
Triacca – Valtellina Superiore Docg Sassella – 2015
Ottenuto da uve nebbiolo coltivate ad archetto valtellinese su suoli argilloso-sabbiosi poveri di humus, questo Sassella 2015, dopo la vinificazione in acciaio, è stato maturato per 12 mesi in botti di rovere.
Il suo color granato chiaro ci introduce a un bouquet ricco e di eccellente finezza nel quale le note di marasca matura e di violetta fresca si accompagnano agli eleganti profumi agrumati delle scorze di arancia amara oltre che a sensazioni di confetto e a lievi sfumature ematiche.
All’assaggio, si offre ampio, avvolgente e piacevolmente caldo; la ricchezza del corpo e l’ottima struttura trovano il giusto contrappunto nei tannini fitti e ancora piacevolmente giovani oltre che nella nitida freschezza dando così origine a un unicum equilibrato, di eccellente beva, spiccata personalità e lunga persistenza.