Grandi Langhe 2019: Langhe e Roero si raccontano
Se altri spiriti veleggiano sulla musica,
il mio sul tuo profumo, o dolce amore, naviga
Charles Baudelaire
Le Langhe e il Roero rappresentano, grazie a tutte le loro Denominazioni, non solo uno dei territori vitivinicoli più importanti d’Italia e del mondo ma anche un esempio di riscatto di un agricoltura che, partendo da una condizione di sussistenza, è stata capace di divenire settore trainante per l’economia non solo di queste colline ma dell’intero comparto enogastronomico italiano.
Alla luce di tali considerazioni e dell’indiscussa qualità dei vini di queste terre, Grandi Langhe – la manifestazione dedicata alle nuove annate di Barolo (2015), Barbaresco (2016), Roero (2016) e agli altri vini Doc del territorio alla quale hanno aderito ben 206 cantine – diviene non solo occasione di promozione ma anche – e forse soprattutto – momento di approfondimento e conoscenza delle mille sfaccettature che ciascuna Denominazione riesce a esprimere in virtù delle molteplici condizioni microambientali.

Credo che tali mie considerazioni siano state ampiamente condivise dagli addetti del settore dato il grande successo della recente edizione 2019, tenutasi ad Alba presso il Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” nei giorni 28 e 29 gennaio e organizzata Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e dal Consorzio del Roero. Circa 2.000, infatti, sono stati gli accessi fra sommelier, buyer, ristoratori e giornalisti che hanno affollato sia i banchi di degustazione sia i sei seminari tematici organizzati per offrire l’opportunità di approfondire gli aspetti geopedologici, storici e qualitativi delle diverse Denominazioni.
Le mie Grandi Langhe: 15 assaggi da non perdere
Le Langhe e il Roero non si esauriscono nelle loro più blasonate Denominazioni ma trovano nelle numerose Doc del territorio ulteriori valori, capaci di mostrarci queste colline in modo più completo e articolato arricchendole – se mai ve ne fosse bisogno – di ulteriori spunti di interesse. Ecco spiegato perché ho deciso di suddividere i miei 15 “racconti” fra alcune delle Denominazioni presenti pur essendo cosciente di escludere numerosissimi vini che avrebbero pienamente meritato uno spazio in queste pagine. Ecco, quindi, che di seguito saranno descritti, in rigoroso ordine alfabetico, 15 vini scelti fra Barbaresco Docg (3), Barbera d’Alba Doc (2), Barolo Docg (3), Diano d’Alba Docg (2), Langhe Doc Nascetta (1), Roero Docg (2) e Roero Arneis Docg (2)

Barbaresco Docg
Bera – Barbaresco Docg Riserva Basarin – 2011
Ottenuto dalle uve prodotte nell’omonima e celebre MGA in comune di Neive, con viti allevate su suoli prevalentemente calcarei che godono di un’esposizione sud-occidentale, questa Riserva 2011, maturata in botti da 25hl per due anni, si offre allo sguardo di un chiaro color granato con sfumature aranciate nell’unghia, preludio a un naso di ottima eleganza nel quale le note di piccoli frutti molto maturi e violetta essiccata trovano sostegno nelle più austere sensazioni agrumate di arancia amara oltre che nel garbato sentore di sottobosco; una lieve sfumatura ematica ne completa l’ampio e intrigante bouquet.
Il sorso è nitido e diretto ma, nel contempo, ampio e avvolgente; l’ottimo corpo e l’altrettanto importante morbidezza trovano sostegno e nerbo nella ben presente freschezza e nei tannini vividi, dolci e fitti; assai lunga la persistenza.
Nada Giuseppe – Barbaresco Docg Riserva Marcarini – 2012
Ottenuto da uve coltivate in comune di Treiso a quote comprese fra i 310 e 330m s.l.m. lungo i pendii esposti a nord-est dell’omonima MGA, il Marcarini Riserva 2012 è stato maturato per un anno in tonneau e in botti da 10hl per poi trascorrere altri due anni in botti grandi.
Il suo chiaro color granato ci conduce a un bouquet molto fine e garbato nel quale le note di piccolo frutto rosso maturo e di violetta essiccata accompagnano le delicate sfumature di sottobosco e un’appena accennata verticalità eterea che gli dona un carattere accattivante ma austero.
All’assaggio, si offre molto aggraziato ed elegante grazie alla spiccata morbidezza e alla ben dosata pienezza del corpo; l’equilibrio è garantito dalla vivida, ma perfettamente vestita, freschezza oltre che dai tannini fitti, dolci e piacevolmente nervosi; decisamente lunga la persistenza.

Poderi Colla – Barbaresco Docg Roncaglie – 2016
Roncaglie rappresenta un’altra MGA di indiscusso valore; sita in comune di Barbaresco, la porzione di Poderi Colla si estende fra le quote di 240 e 280m s.l.m. e gode di esposizione compresa fra sud e sud-ovest; questo 2016, che sarà posto in commercio a partire dal mese di maggio 2019, è stato maturato in botti di rovere per oltre un anno.
Di un luminoso color granato, il Roncaglie 2016 sfoggia un panorama olfattivo assai fine nel quale le ampie note fruttate, ben riconducibili alla confettura di piccoli frutti rossi, sono armoniosamente affiancate da sfumature di violetta e di sottobosco oltre che da sensazioni agrumate di arancia rossa.
Al palato, si offre teso e potente ma, nel contempo, sobrio ed elegante; vino molto morbido, di ottimo corpo e piacevolmente caldo trova sostegno e carattere nei tannini che, pur se di eccellente fattura, spiccano per la certo non conclusa adolescenza; assai lunga la persistenza.

Barbera d’Alba Doc
Bosco Agostino – Volupta – Barbera d’Alba Superiore Doc- 2016
Questa Barbera d’Alba Superiore è ottenuta da uve provenienti da tre diversi vigneti – dei quali due molto vecchi – allevati su suoli differenti, ovvero uno su argilla, un altro su suoli marnosi e il terzo su suoli sabbiosi ricchi di gesso; le tre vigne godono di esposizioni comprese fra oriente e occidente e sono siti tra i 350 e i 420m di altitudine.
Il Volupta 2016, maturato in tonneaux e barrique di rovere francese, si offre allo sguardo di un color rubino molto intenso che ci introduce a un panorama olfattivo intenso e complesso nel quale il ruolo di protagonista è affidato alle note fruttate della ciliegia matura e a quelle floreali della violetta; tra queste prime sensazioni emergono, in modo aggraziato ma deciso, i sentori tostati del cioccolato dolce e della polvere di caffè così come quelli speziati della noce moscata; infine, l’insieme trova il proprio pieno compimento grazie alle delicate sfumature di sottobosco così caratteristiche del vitigno.
Il sorso è ampio, succoso, piacevolmente caldo, di grande morbidezza e ottimo corpo; l’insieme trova il proprio equilibrio in virtù della nitida freschezza e di una tessitura tannica gradevolmente vivida; lunga la persistenza.
Grimaldi Bruna – Scassa – Barbera d’Alba Superiore Doc – 2016
Lo Scassa è ottenuto a partire da uve Barbera in purezza prodotte da alcuni vigneti siti su magri terreni calcarei a quote comprese fra i 250 e i 450m s.l.m. e aventi esposizione tra sud-est e sud-ovest; è maturato per oltre un anno in tonneau e botti grandi.
Dal calice, nel quale appare di un bellissimo color rubino molto intenso, emergono profumi di frutta scura molto matura quali ciliegie e more; a questi si uniscono, dopo un attimo di attesa, le note agrumate delle scorze di arancia amara e quelle speziate della noce moscata; una lieve sfumatura boisé ne completa il quadro olfattivo.
Il sorso è succoso, ricco e avvolgente; la grande morbidezza e la pienezza del corpo trovano il proprio asse di simmetria nella ben presente freschezza e nei piacevoli e vivaci tannini; vino dalla beva importante ma certo non stucchevole, chiude lungo con un elegante fin di bocca.

Barolo Docg
Bava – Barolo Docg Scarrone – 2010
Ottenuto dalle uve provenienti dalla nota MGA Scarrone in comune di Castiglione Falletto a una quota di circa 300m s.l.m. su suoli chiari argilloso-calcarei, questo Barolo 2010 ha fermentato in tini di legno per essere poi maturato per almeno 30 mesi negli stessi tini e, per circa un terzo, in barrique; segnalo con piacere che si tratta dell’annata attualmente in vendita.
Il suo luminoso e vellutato color granato genera aspettative che certo non sono tradite quando, portato il calice al naso, se ne percepisce l’intenso, fine e scuro bouquet nel quale spiccano la confettura di marasca, mora e mirtillo nero oltre a note di prugna disidratata; una lieve rotazione del calice permette all’insieme di aprirsi ulteriormente regalandoci le sensazioni floreali della violetta essiccata nonché quelle speziate della liquirizia, della cannella e della noce moscata; una ben presente vena balsamica, un altrettanto evidente sentore ematico e una sfumatura agrumata ben riconducibile alle scorze di arancia amare nel competano un arcobaleno olfattivo davvero capace di stupire.
All’assaggio, si offre succoso, ampio e avvolgente; la grande morbidezza e l’importante corpo trovano il loro perfetto contraltare nelle ben presente freschezza e nei tannini vividi, fitti e dolci; molto lunga la persistenza.
Ettore Germano – Barolo Docg Riserva Lazzaritto – 2013
Le uve utilizzate per la produzione di questo Lazzaritto 2013 provengono da una porzione di 0,9ha dell’omonima MGA sita a un’altitudine compresa fra i 320 e i 360m s.l.m. in comune di Serralunga d’Alba; la vigna, impiantata nel 1931, è coltivata su suoli calcareo-marnosi con piccole presenze di sabbia e gode di un esposizione tra sud e sud-ovest; dopo le fermentazioni alcolica e malolattica, svolte entrambe in acciaio, il vino matura in botti da 20hl per circa tre anni per poi affinare altri due anni in bottiglia prima della sua commercializzazione.
Il suo magnifico color granato sembra accompagnarci verso una degustazione che prende inizio da un complesso ed elegante panorama olfattivo inizialmente improntato alla confettura di piccoli frutti alla quale si affiancano in successione una ben presente nota ematica oltre a sensazioni di spezie dolci e agrumi rossi; un piacevole sentore di sottobosco ne completa il più che interessante bouquet.
Al palato, apre morbido e di gran corpo lasciando poi subito esprimere l’elegante, e piacevolmente nervosa, tessitura tannica e dando così origine a un unicum di ottimo equilibrio dalla beva affascinante e capace di conciliare aspetti austeri ad altri più ammiccanti; davvero lunga la persistenza.

Oddero Poderi e Cantine – Barolo Docg Riserva Vignarionda – 2009
La vigna di provenienza, in comune di Serralunga nella MGA Vignarionda, è stata piantata in più fasi tra 1972 e il 2007; cresce su suoli appartenenti alla Formazione di Lequio con strati di marne grigie alternate ad arenarie, formate da sabbie silicee, più o meno cementate tra loro, con carbonato di calcio e di ferro; in cantina, questa Riserva matura in botti grandi per quattro o più anni; viene posto in commercio al compimento del decimo anno.
Di color granato caldo, vellutato e lucente, regala un bouquet di grande eleganza capace di coniugare ampiezza e verticalità nonché intensità e finezza. Le note di apertura, ben riconducibili alla confettura di piccoli frutti rossi, sono attraversate da una garbata sensazione ematica nonché dai richiami floreali della violetta essiccata; col trascorrere del tempo, il suo panorama olfattivo si amplia ulteriormente grazie a una ben presente vena balsamica, nonché grazie ai sentori di liquirizia e cioccolato dolce.
Il sorso è ampio, austero e potente; il grande corpo e l’avvolgente morbidezza sembrano rivestire e ammansire una tessitura tannica di eccellente fattura pur se ancora capace di esprimere una non del tutto conclusa adolescenza; la lunghissima persistenza e l’eleganza del fin di bocca concludono un assaggio che rende onore al vitigno e al territorio.

Diano d’Alba Docg
Abrigo Giovanni – Garabei – Dolcetto di Diano d’Alba Superiore – 2016
La vigna Garabei, all’interno della MGA Sorì dei Crava, risale al 1968; è allevata su suoli poveri, poco profondi, calcarei e con strati di sabbie alternati ad arenarie. Il vigneto, sito un’altitudine di circa 350m s.l.m., gode di esposizione compresa fra sud e sud-ovest. Il Garabei 2016 è stato vinificato in acciaio e cemento e, in seguito, maturato in cemento fino all’estate seguente alla vendemmia; a questo periodo sono seguiti almeno sei mesi di affinamento in bottiglia prima della sua messa in vendita.
Di color porpora con evidenti riflessi rubino, apre al naso con succose e croccanti note di ribes rosso e ciliegia alle quali si affiancano le sensazioni floreali del glicine e un garbato sentore di sottobosco.
Al palato, si offre morbido, di corpo ed equilibrato grazie al sostegno della sua lineare freschezza e di tannini già gradevoli pur se ancora vividi; assai più che soddisfacente la persistenza.
Salvano – Fosco – Diano d’Alba Docg – 2016
Il Fosco 2016, prodotto da uve dolcetto in purezza e vinificato e maturato esclusivamente in acciaio, si offre allo sguardo di un intenso color porpora. Avvicinato il calice al naso, si viene avvolti dalle intense, fruttate e fragranti sensazioni di ciliegia e ribes rosso alle quali si affiancano le note floreali della violetta nonché una garbata sensazione di sottobosco.
Il sorso – succoso, ampio e dinamico – apre morbido, piacevolmente caldo e di ottimo corpo per svelare poi la sua tesa freschezza e i tannini gradevoli nella loro inevitabile gioventù; questo Diano d’Alba Docg chiude lungo per mezzo di un tipico e piacevole fin di bocca delicatamente ammandorlato.

Langhe Nascetta Doc
Elvio Cogno – Anas-Cëtta – Langhe Nascetta del Comune di Novello Doc – 2016
Le uve nascetta, coltivate a circa 350m di quota, sono state vinificate in acciaio e, in seguito, il vino da esse ottenuto è stato maturato, sempre in acciaio, per sei mesi sulle proprie fecce nobili.
Di color paglierino intenso e lucente, l’Anas-Cëtta 2016 regala sensazioni di frutta a polpa bianca molto croccante affiancate a note citrine e a quelle dei fiori di gelsomino; sentori di mandorla amara e di erbe provenzali, oltre a una sfumatura di pietra focaia, ne completano l’elegante quadro olfattivo.
Il sorso – sapido, teso e lineare – sfoggia una tagliente freschezza perfettamente integrata nel ricco corpo e nella gradevole morbidezza; lunga la persistenza.
Roero Docg
Demarie – Roero Docg Riserva – 2015
Questa Riserva 2015 è stata ottenuta a partire da uve nebbiolo prodotto da un vigneto impiantato nel 1946 in comune di Vezza d’Alba su suoli fortemente sabbiose esposti a mezzogiorno; in cantina, è stato maturato per 18 mesi barrique prima di essere imbottigliato.
Di color granato, apre al naso con ampie, scure ed eleganti note fruttate quali quelle della confettura di ciliegia, di mora e di prugna disidratata accompagnate dalle sensazioni floreali della violetta essiccata oltre che da quelle agrumate dell’arancia bionda; piacevoli sentori ematici e un lieve ricordo boisé ne completano il bouquet.
Al palato, si offre ampio e profondo; la ricchezza del corpo e l’importante struttura trovano equilibrio e nerbo nell’elegante tessitura tannica e nella ben presente freschezza; lunga la persistenza.
Renato Buganza – Roero Docg Riserva – 2014
Le uve nebbiolo utilizzate per la produzione di questa Riserva 2014 provengono dai vigneti aziendali allevati su suoli argilloso-calcarei a una quota di circa 250m s.l.m. e aventi esposizione compresa fra est e sud-est; dopo la vinificazione in acciaio, è stata maturata per 30 mesi in botti grandi.
Dal calice, nel quale appare di un bel color granato chiaro, emergono sensazioni di marasca e ribes rosso unitamente a evidenti sentori agrumati e a profumi di salvia e rosmarino; una gradevole nota ematica e una sfumatura tostata di cioccolato dolce ne completano l’ampio ed elegante bouquet.
All’assaggio, spicca per la pienezza del corpo e l’ottima morbidezza; l’equilibrio è garantito, oltre che dalla ben composta freschezza, da tannini ancora piacevolmente irruenti ma di ottima fattura; lunga la persistenza.

Roero Arneis Docg
Morra Stefanino – Elena- Roero Arneis Docg Metodo Classico Brut – 2014
Ottenuto da uve arneis in purezza vendemmiate verso la fine del mese di agosto e vinificate in acciaio, questo Metodo Classico 2014, sboccato nel mese di ottobre 2018, è stato affinato in bottiglia sui lieviti per oltre 36 mesi.
Di color paglierino chiaro nel quale risalgono fitte e fini bollicine, apre al naso mediante croccanti sensazioni di pesca a polpa bianca e mela golden alle quali si affiancano le delicate note dei fiori biancospino oltre ai sentori di mandorla dolce non tostata e salvia.
L’attacco al palato è nitido e deciso ma, nel contempo, ampio e molto morbido. La vibrante freschezza, infatti, dona nerbo e personalità alla pienezza del corpo e all’importante struttura. Il fine e mai aggressivo perlage aggiunge ulteriore piacevolezza a una beva facile ma certo non scontata; lunga la persistenza.
Renato Buganza – Roero Arneis Docg – 2017
Le uve arneis utilizzate per la produzione di questo 2017 provengono dai vigneti coltivati su suoli argilloso-calcarei a una quota di circa 230m s.l.m. e aventi esposizione orientale; tali uve sono state vinificate esclusivamente in acciaio e il vino da esso ottenuto è stato maturato per almeno tre mesi sulle proprie fecce fini.
Di color paglierino brillante, offre un naso di non comune finezza del quale mi piace ricordare le sensazioni di anice stellato, bergamotto ed erbe provenzali che pervadono l’intensa ed elegante tessitura di fragranti sensazioni di frutta a polpa bianca.
Il sorso, nitido e gradevole, è sorretto da una vivace freschezza e da una marcata sapidità che si rivelano perfettamente integrate nell’evidente morbidezza e nell’ottimo corpo; molto più che adeguata la persistenza.