• Mer 07 Giu 2023

Serata da gourmet presso il ristorante Barrique di Pavia

Un giovane chef, Michele Mevio, una brigata di sala e cucina cortese e professionale, un locale accogliente e una grande attenzione a tutti i dettagli. Questi gli ingredienti di un locale – il Ristorante Barrique in Corso Strada Nuova a Pavia – che si sta affermando come punto di incontro non solo per chi voglia trascorrere una serata all’insegna del buon cibo e del buon vino ma, anzi soprattutto, nel quale si celebra la cultura enogastronomica italiana attraverso l’accurata scelta delle materie prime, un’attenta e meticolosa selezione delle etichette e un menù costruito intorno ai vini stessi al fine di offrire un’esperienza sensoriale totalmente coinvolgente che gratifichi non solo gli aspetti più squisitamente edonistici ma anche la voglia di approfondire le grandi ricchezze enoiche e alimentari del nostro Paese.

È stato sotto questi eccellenti auspici che si è svolta, il giorno 6 febbraio 2019, una serata di incontro tra la cucina di Michele e i vini di una piccola – ma ormai assai più che affermata – cantina del Collio Goriziano, Tenuta Stella.

Nel corso della serata, i quattro piatti proposti agli ospiti sono stati affiancati da una verticale di quattro annate (2017, ‘16, ‘15 e ‘14) di Collio Doc Malvasia, uno dei vini più rappresentativi dell’Azienda; approfittando della ghiotta occasione, Tenuta Stella ha così presentato in anteprima l’annata 2017 di questo vino.

La cena è stata aperta dal “Piccolo timballo di patate, spinaci e cipolle caramellate con rose di prosciutto crudo San Daniele” nel quale la nota garbatamente sapida del prosciutto di San Daniele trovava il suo perfetto contraltare nella tendenza dolce del timballo arricchita dalle note caramellate delle cipolle nonché dalla piacevole sfumatura vegetale degli spinaci; in abbinamento a questo antipasto è stata proposta l’annata 2017 che si offerta ai nostri sensi molto fine, nitida, marcatamente fresca e di struttura garbata nonché capace di regalarci note di frutta gialla croccante e fiori di ginestra oltre a una soffusa mineralità.

Il viaggio tra Pavese e Friuli Venezia Giulia è poi continuato grazie al “Risotto con formaggio Montasio e carne di fagiano tagliata al coltello” nel quale il riso, arricchito dalla cremosità e dai rimandi al latte e ai pascoli alpini offerti dal Montasio, ha trovato il proprio dovuto contrappunto nella carne di fagiano, in un gioco di consistenza capace di soddisfare non solo gusto e olfatto ma anche il nostro tatto. A questo primo piatto è stata abbinata l’annata 2016 che si è mostrata pienamente capace di raccontare un vitigno ricco e affascinante, offrendoci un calice dall’ampio bouquet – nel quale spiccavano, oltre alla già citate sensazioni di frutta gialla e fiori di ginestra, i raffinati sentori del cedro fresco e delle erbe provenzali – e dal sorso profondo, ricco, di grande corpo e altrettanto spiccata morbidezza; il suo equilibrio era garantito dalla vibrante freschezza e dall’evidente sapidità.

Il mare è stato il vero protagonista del secondo piatto, l“Ombrina cotta a bassa temperatura, salsa di mele e crudo di gamberi rossi”, nel quale la delicata e consistente carne dell’ombrina ha trovato gentile sostegno nelle sensazioni marine del crudo di gamberi; il tutto era sostenuto della appena accennata acidità della salsa di mele in un gioco continuo di gusti tra loro opposti ma perfettamente complementari. La delicatezza di questo piatto ben ha sposato l’annata 2015 che, pur mantenendo molte caratteristiche della precedente 2016, si è presentata al naso con un panorama olfattivo improntato molto più alla finezza che all’intensità e del quale voglio menzionare l’elegante sfumatura minerale, ben riconducibile alla pietra focaia; analogamente, al palato ha mostrato minor corpo e struttura esprimendo comunque un encomiabile equilibrio e un’ottima persistenza.

La cena si è poi conclusa con un tris di formaggi costituiti da Montebore, un raro formaggio della Val Borbera (AL) ottenuto da latte crudo bovino (70%) e ovino (30%), erborinato di capra e Danablu, un erborinato danese prodotto con latte vaccino. Tre formaggi tra loro assai diversi nei sentori, nell’intensità gustativa e nella piccantezza ma che ben si sono accompagnati all’ultimo calice, ovvero all’annata 2014. Questo vino trovava – oltre che nel frutto, negli agrumi e nelle note floreali – il proprio baricentro olfattivo in una sensazione di iodio e salsedine che ne rendeva il bouquet assolutamente intrigante e di sicuro interesse; sempre ottimi corpo e struttura ben sorretti da un’ancora adeguata freschezza.

Ristorante Barrique

Corso Strada Nuova 7/d,

27100, Pavia

0382.21470

333.6471735

info@barrique-pavia.com

www.barrique-pavia.com

Tenuta Stella

Via Sdencina, 1

34070, Dolegna del Collio (GO)

info@tenutastellacollio.it

www.tenutastellacollio.it

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